“Ciao, sono Belle”: l’assistente virtuale creato dall’Intelligenza Artificiale
Il nuovo progetto di Mark Zuckerberg prevede l’apertura di profili social creati completamente con l’IA, usando volti di celebrità
Dopo essersi buttato nel 2022 per primo nel Metaverso, sperimentando la creazione di un nuovo spazio virtuale in cui utenti, aziende e brand potessero interagire tra di loro in modo immersivo, Mark Zuckerberg – CEO di Meta, che include Facebook, Instagram, Messenger e Whatsapp – ha deciso di sperimentare per primo l’integrazione tra intelligenza artificiale e social network.
L’ufficiale fallimento del progetto della realtà virtuale (con tracollo nell’agosto scorso dopo aver fatto spendere 21 miliardi di dollari in 18 mesi ai Meta Reality Labs), ha imposto all’amministratore delegato un cambio di rotta. Senza rinunciare all’idea del “virtuale”, sta sperimentando la creazione di profili ufficiali su Instagram e Facebook di personaggi fittizi che possano interagire nel modo più umano possibile con gli utenti. Per implementare questo aspetto, ha scelto di rappresentare questi profili col volto di celebrità note al grande pubblico e diventate iconiche nello scenario pop: la top model Kendall Jenner (parte della famiglia Kardashian), il musicista Snoop Dogg, Paris Hilton e l’atleta Tom Brady sono solo alcuni dei personaggi che hanno “venduto” la propria immagine e voce per la creazione di tali profili. I protagonisti di questo nuovo segmento AI sono stati lanciati, per ora, solo in versione beta negli Stati Uniti, ma prevedono di dare una scossa al settore. Con il boom di filtri e app che riproducono immagini utilizzando le foto degli utenti (vedi il trend delle foto dell’album scolastico anni Novanta lanciato dall’app Epik) il dibattito sull’intelligenza artificiale potrebbe allargarsi ulteriormente.
Cosa implichi infatti la cessione della propria identità “fisica” per la creazione di un personaggio fittizio, o meglio un "AI Assistant" che possa interagire con gli utenti come implemento del Customer Service, è ancora tutto da vedere. Del resto, pur avendo le loro sembianze e movenze, i profili lanciati impersonano caratteri e mestieri completamente diversi dagli originali. Paris Hilton – o meglio il suo viso e la sua voce- per esempio impersona una ballerina. Amante dei rischi imprenditoriali, di fatto Zuckerberg sta nuovamente lanciando una sfida al settore e l’accoglienza verso la novità porta nuovamente a dibattiti e discussioni – soprattutto etiche e legali – legate alla privacy e ai diritti d’immagine.