E-reputation: come gestire la reputazione online di un'azienda
Anche chi possiede una piccola impresa oggi deve tener conto della necessità di monitorare e gestire la propria e-reputation, la reputazione del marchio online…
17 ott 2014
3 minuti di lettura
Anche chi possiede una piccola impresa oggi deve tener conto della necessità di monitorare e gestire la propria e-reputation, la reputazione del marchio online.
In pochi click chiunque è in grado di trovare tutto ciò che è stato pubblicato sul web riguardo qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore di riferimento: ristoranti, studi medici, centri benessere, negozi, alberghi, aziende manifatturiere, nessuno è escluso. Le opinioni degli utenti online possono decidere la fortuna di un’attività imprenditoriale, concorrendo, nella peggiore delle ipotesi, a portarla al fallimento.
Le recensioni negative possono anche arrivare dalla concorrenza o da dipendenti scontenti, cosa che rende più complessa la gestione delle critiche negative. Per fortuna esistono alcune strategie, da applicare da soli o con la consulenza di professionisti specializzati, per difendere la reputazione online.
1. Monitoraggio continuo. Questo è il passo più semplice e al contempo più critico: “ascoltare” quello che si dice online sulla vostra attività è facile. Iniziate impostando gli avvisi di Google Alert, il servizio basato su parole-chiave che vi avverte quando sul web vengono pubblicati contenuti che vi riguardano. Monitorate giornalmente anche Facebook e Twitter e i siti che si occupano del vostro settore (come Booking, ad esempio, per gli hotel).
2. Difendete il brand. Se possibile, acquistate i nomi di dominio che potrebbero essere collegati con la ragione sociale o il vostro marchio. Fate una ricerca anche sui social network per verificare che non esistano troppi brand con il nome simile o uguale al vostro. In tal caso adattate il nome della Fan Page in modo che però risulti facilmente individuabile dagli utenti senza confonderli.
3. Create una presenza sui social media. La presenza di un account Facebook e Twitter è ormai imprenscindibile. A seconda del settore specifico, valutate se iscrivervi anche a LinkedIn, Pinterest e YouTube, a condizione che manteniate sempre viva l'interazione: queste piattaforme migliorano anche il posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Ricordate: siate sempre pronti a rispondere tempestivamente sia alle critiche che ai complimenti su tutti social media.
4. Create contenuti interessanti e gestite le critiche. Diffondete, in modo mirato e non invasivo, comunicati stampa online, caricate post su blog e interagite con i siti e i forum relativi al vostro settore professionale.
5. Evitate di rimuovere i commenti negativi e cercate, piuttosto, di rispondere senza polemizzare e con un’attitudine il più positiva possibile. Una recensione negativa che appare a pagina 8 dei risultati di ricerca di Google non sarà importante come quella che si trova a pagina 1, ma impegnatevi sempre a mantenere una buona e-reputation entro le prime pagine.
La reputazione di un marchio è sempre stata importante. Oggi però è più largamente accessibile e più complessa da gestire. Prendete le misure adeguate e avrete sempre tutto sotto controllo.
In pochi click chiunque è in grado di trovare tutto ciò che è stato pubblicato sul web riguardo qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore di riferimento: ristoranti, studi medici, centri benessere, negozi, alberghi, aziende manifatturiere, nessuno è escluso. Le opinioni degli utenti online possono decidere la fortuna di un’attività imprenditoriale, concorrendo, nella peggiore delle ipotesi, a portarla al fallimento.
Le recensioni negative possono anche arrivare dalla concorrenza o da dipendenti scontenti, cosa che rende più complessa la gestione delle critiche negative. Per fortuna esistono alcune strategie, da applicare da soli o con la consulenza di professionisti specializzati, per difendere la reputazione online.
1. Monitoraggio continuo. Questo è il passo più semplice e al contempo più critico: “ascoltare” quello che si dice online sulla vostra attività è facile. Iniziate impostando gli avvisi di Google Alert, il servizio basato su parole-chiave che vi avverte quando sul web vengono pubblicati contenuti che vi riguardano. Monitorate giornalmente anche Facebook e Twitter e i siti che si occupano del vostro settore (come Booking, ad esempio, per gli hotel).
2. Difendete il brand. Se possibile, acquistate i nomi di dominio che potrebbero essere collegati con la ragione sociale o il vostro marchio. Fate una ricerca anche sui social network per verificare che non esistano troppi brand con il nome simile o uguale al vostro. In tal caso adattate il nome della Fan Page in modo che però risulti facilmente individuabile dagli utenti senza confonderli.
3. Create una presenza sui social media. La presenza di un account Facebook e Twitter è ormai imprenscindibile. A seconda del settore specifico, valutate se iscrivervi anche a LinkedIn, Pinterest e YouTube, a condizione che manteniate sempre viva l'interazione: queste piattaforme migliorano anche il posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Ricordate: siate sempre pronti a rispondere tempestivamente sia alle critiche che ai complimenti su tutti social media.
4. Create contenuti interessanti e gestite le critiche. Diffondete, in modo mirato e non invasivo, comunicati stampa online, caricate post su blog e interagite con i siti e i forum relativi al vostro settore professionale.
5. Evitate di rimuovere i commenti negativi e cercate, piuttosto, di rispondere senza polemizzare e con un’attitudine il più positiva possibile. Una recensione negativa che appare a pagina 8 dei risultati di ricerca di Google non sarà importante come quella che si trova a pagina 1, ma impegnatevi sempre a mantenere una buona e-reputation entro le prime pagine.
La reputazione di un marchio è sempre stata importante. Oggi però è più largamente accessibile e più complessa da gestire. Prendete le misure adeguate e avrete sempre tutto sotto controllo.